giovedì 17 marzo 2022

Cronache dagli anni senza Carnevale/739. Questa poesia anteriore al vento

  


 

Proprio così, arriva prima la poesia, è anteriore al vento, anteriore al pensiero e al desiderio. Avanza cauta la poesia, precisa sillaba dopo sillaba la fermezza del proprio andare e a noi, povere voci perdute nel vento, non resta che tendere l’orecchio e ascoltare, muovere un passo dietro l’altro e ascoltare, là dove il vento si muove sull’altipiano e la carovana si è fermata. Ora il fuoco è acceso, bolle l’acqua e il tè profuma prima ancora di essere versato. Sull’orizzonte brilla già la prima stella della sera e la luna, solo una falce ancora, si leva in opposizione alla piste d’Oriente che guidano il nostro cammino. Così ci guida una poesia di Carlos de Oliveira, tratta dalla raccolta L’ostinato rigore

 

 

Questa colonna

di sillabe più ferme,

questa fiamma

al vertice delle dune

folgorante

solo per un momento,

questo equilibrio

così vicino alla bellezza,

questa poesia

anteriore

al vento.

 

 

Così lascio che sia la poesia a guidare i miei passi nella bufera, a placare questo batticuore che non mi abbandona, questa speranza che rinasce ogni giorno, fiamma dopo la cenere.

Oggi è giovedì 17 marzo del terzo anno senza Carnevale e dal primo anno di guerra e questa Cronaca 739 si accoda, dopo la poesia e dopo il vento.

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