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domenica 5 marzo 2017

Ascolta, mia cara, ascolta la dolce notte in cammino

Lalla Romano, la roccia e l'aria

La scrittura di Lalla Romano, ha la semplicità, la casta semplicità che, come dice Benjamin, è "già la metà dell'arte di narrare": un'arte costituita da realtà, sogno e e silenzio. È una scrittura di tessitura omologa alla vita, ma più luminosa. Forse viene dal simbolismo e dall'impressionismo.

Entends, ma chère, entends, la douce Nuit qui marche.

È un'immagine di Baudelaire. Lalla Romano scrisse nella Giovinezza inventa d'essere rimasta incantata da questo verso, sentito a una lezione universitaria. Vi si parla della notte. Della dolce notte in cammino, di un'estasi in movimento. Vi si può trovare una profonda analogia con l'arte di Lalla Romano. Anche nella sua scrittura vi è il continuo spostarsi di un'estasi: variazioni della memoria come di una brezza.


Francesco Biamonti
Scritti e parlati
a cura di Gian Luca Picconi e Federica Cappelletti
prefazione di Sergio Givone
Einaudi 2008

martedì 16 febbraio 2016

Scegliere cosa scrivere: un fulmine o un lento ruminare?

Scrivo un romanzo o scrivo un racconto? 

(...)

Il racconto è un fulmine di grande unità drammaturgica, il romanzo il lento ruminare del mondo.


Alberto Garlini
dialogo con Colm 
Tóibín
in
L'arte di raccontare
Alberto Garlini - Caterina Bonvicini
Nottetempo 2015

lunedì 16 maggio 2011

Scrivere

Scrivere è passare una parte della propria vita senza testimoni, mostrando poi le prove (false) dei luoghi (immaginari) visitati.

Andrea Canobbio

Mostrarsi
Nottetempo editore 2011