domenica 13 marzo 2022

Cronache dagli anni senza Carnevale/735. I fiori tremanti del ciliegio nella primavera assediata

 


 

Di nuovo domenica, inesorabile, imprevista, inquieta. Proprio come ogni domenica che l’ha preceduta. C’è sempre questo tempo bislacco a Milano, verso ora di pranzo esce il sole, folate di vento gelido schiaffeggiano i passanti, non piove. Ricordo quando marzo era il mese delle piogge e così vado a cercare qualche vecchia poesia che mi evochi quel tempo, quel clima. Mi imbatto in una poesia di Elena Schwartz che mi piace molto, la scelgo per accompagnare le poche parole necessarie a dire questa domenica che si avvia al compimento. Una domenica di siccità e di preoccupazione, in cui le parole faticano a uscire nel mondo. Come la pioggia, come la primavera.


 

Il ciliegio e Thomas Mann

 

Le piogge hanno assalito la primavera. Hanno scosso

Gli alberi gettando i petali in una pozzanghera,

Essi giacciono, luccicando, il loro sonno è esile,

Il ciliegio si agita nel vento

Come una legione di cagnolini adirati.

La primavera tosata,

La primavera offesa,

E la gola è assediata da nubi

Così azzurre.

Il ciliegio è una Montagna Magica –

Con dentro un tedesco tisico

Il cui allegro rossore fatale

È come i fiori tremanti del ciliegio.

 

 

Oggi è domenica 13 marzo del terzo anno senza Carnevale e del prima anno di guerra e questa Cronaca 735 sta ancora cercando un angolo dove poter fiorire in pace.

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