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giovedì 24 luglio 2014

La scrittura inizia con due pensieri che diventano uno

Col passare del tempo mi sono resa conto che la mia scrittura - fantasia e pensiero - inizia con un istante in cui d'un tratto mi accorgo che due cose a cui avevo pensato separatamente sono parti dello stesso pensiero, dello stesso lavoro. Io penso, forse fantasiosamente, che l'eccitazione sia l'eccitazione dei neuroni nel cervello, che attiva le sinapsi che connettono la rete di dendriti, due movimenti che diventano uno. 

Antonia S. Byatt
Fortuny
sulla rivista Gondola days 
traduzione di Maria Nadotti

venerdì 2 maggio 2014

L'arte è armonia tra ragione ed emozioni

La bellezza non è un'ospite d'eccezione. Abita da sempre nel nostro cervello: parola di Jean-Pierre Changeux, maestro delle neuroscienze cresciuto in quella fabbrica di mitici ricercatori come Jacques Monod e Francois Jacob che è l'Institut Pasteur e autore del saggio cult L'uomo neuronale. Da anni il grande scienziato dedica un'illuminante passione ai rapporti tra la creazione-percezione artistica e i complessi meccanismi cerebrali che impegnano dieci miliardi di cellule, divisi tra il lobo destro (che consente la visione) e quello sinistro (che permette il linguaggio). Sulla neuroestetica ha scritto Ragione e piacere e, recentemente, Il bello, il buono, il vero (per Raffaello Cortina Editore) in cui con sapienza encliclopedica mette a confronto scienza, filosofia, arte, letteratura, religione.
(...)

Professor Changeux, perché siamo attratti da un'opera d'arte, ci piace, ne riconosciamo l'importanza?
Perché l'artista ha sviluppato un processo di empatia on chi osserva la sa creazione. L'empatia è riconoscere gli stati mentali dell'altro: devo capire se l'altra persona è felice o infelice.....
(...)

Braque diceva "Amo la regola che corregge l'emozione". Pierre Boulez ha sostenuto il contrario. Con chi si trova d'accordo?
(Sorride). E' importante che ci siano sia la regola che l'emozione. Ci sono artisti più emotivi e altri più razionali. Per me la giusta definizione di opera d'arte è data dall'armonia tra ragione ed emozioni.

frammenti dell'intervista di Massimo Di Forti a Jean-Pierre Changeux 
Il Messaggero giovedì 1 maggio 2014