giovedì 3 marzo 2022

Cronache dagli anni senza Carnevale/725. Quando è estate nella luce e inverno nell'ombra

 


Oggi sono stata in giro quasi tutto il giorno, lavoro, lavoro e  un sopralluogo a Sesto San Giovanni per un sopralluogo in vista delle conferenze che farò a fine mese sulle mie amate poetesse. In realtà non avevo proprio molto da fare, così ho continuato a rileggere Donne e fantastico di Giuliana Misserville per mettere a fuoco la presentazione che farò sabato prossimo alla Libreria delle donne di Milano. Dopo il sopralluogo pranzo in trattoria dove ho mangiato cicoria e purè di fave, buono come lo faceva la mia mamma pugliese.

“Era uno di quei giorni di marzo in cui il sole splende caldo ed il vento soffia freddo: quando è estate nella luce e inverno nell'ombra”, così scriveva Charles Dickens in Grandi Speranze ed era proprio quello che sentivo anche io, vedevo l’estate avanzare nelle lame di luce, negli alberi già fioriti e poi, all’improvviso, bastava svoltare all’ombra e di nuovo il gelo di questo inverno infinito mi assaliva. Prima di andare a casa, ho assistito alla presentazione di una bellissima collezione di cartoline della vecchia Milano, una delle mie passioni, immagini che mi emozionano sempre moltissimo e che mi riportano all’indietro in antiche atmosfere, molto prima che io nascessi, ma poi anche nella Milano degli anni Sessanta e Settanta, quella di cui ho più nostalgia. Nonostante l’angoscia per la guerra, lo stato d’animo plumbeo, non resto insensibile alla bellezza che mi circonda e cerco, seppure con grande fatica, parole che rendano conto di quanto accade, di quanto vedo e di quanto sento.

Oggi è giovedì 3 marzo del terzo anno senza Carnevale e del primo anno di guerra e questa Cronaca 725 se ne sta silenziosa, seduta su una panchina, metà all’ombra, metà al sole.

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