Oggi era proprio una di quelle giornata dove sarei
rimasta volentieri a gironzolare tra la casa e il giardino, in silenzio, sfogliando
i giornali e sorseggiando caffè e succo d’arancia. Forse lo stavo facendo in
sogno quando mi ha chiamato Lucia per dirmi che saremmo riuscite a vederci nel
tourbillon di amici, case e luoghi da cui si fa rapire ogni qual volta viene a
Milano. Così le ho proposto di andare a fare un giro a Bookpride e così abbiamo
fatto. Erano anni che non andavo a una fiera del libro ed è stato bello,
davvero bello. Soprattutto vedere quante persone giovani c’erano, quanto
entusiasmo e quanti libri. Ho rivisto Margherita e Rossana dell’Enciclopedia
delle Donne, Mirella della Libreria delle Donne e ancora tante altre persone
che gravitano qui a Milano, intorno al mondo editoriale. È stato bello
soprattutto passare del tempo con Lucia e con Corrado, chiacchierare, entrare e
uscire dai corridoi alla caccia di scrittori ed editori e dentro e fuori dal
palazzotto della fiera. C’era il sole ma anche molto freddo, un altro giorno di
un marzo gelido e molto nordico dove però i nostri fiorellini continentali
continuano a sbocciare senza curarsi del vento gelido che ci sconquassa. È stato
bello anche fare la file, una lunga fila, per mangiare polpette fritte con le
patatine e la maionese allo zenzero e lasciarsi portare dalla folla,
chiacchierare con gli sconosciuti, come non si faceva da millemila anni. Dopo
Bookpride sono andata a festeggiare il compleanno di mio fratello e la mia
lunga, lunghissima carriera da sorella maggiore, una sorella un po’ bisbetica,
non per niente ogni tanto in famiglia mi chiamano Lucy. Così ho coronato 4
giorni pieni di amicizia, di sole, di belle conversazioni e bei libri. E tutto
questo mentre il mondo è scivolato in una guerra che nessuno dice di volere, ma
che di fatto, è già iniziata.
Oggi è domenica 6 marzo del terzo anno senza Carnevale e
del primo anno di guerra e questa Cronaca 728 se ne sta ancora andando in giro
con la sua sportina di arance e il pacchetto nuovo del caffè appena macinato,
che il profumo si sente ancora adesso che è notte, notte fonda su tutto il
mondo.
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