Freddo
e lungo, infinito, gennaio è sempre e da sempre il mese più lungo dell’anno. È
anche nebbioso, dubbioso e pigro, perché fa freddo e stare fuori non è molto
piacevole. Ma poi basta avere un appuntamento per cena con un’amica e anche
gennaio si illumina, come se mille lucine di Natale fossero sfuggite al mese
passato e si fossero rimesse a funzionare. Così racconti di libri, Yourcenar e
Woolf, viaggi mitici a Istanbul, Anatolia e Cappadocia irrompono nella noiosa
quiete milanese e il tempo vola in racconti e progetti che prendono forma,
romanzi iniziati da tempo che si avviano verso il loro compimento e romanzi
appena iniziati che reclamano spazio, molto spazio per uscire a girovagare nel
mondo. Non c’è niente di meglio che parlare di libri e letteratura in una
fredda serata di gennaio a Milano, pensando anche alle amiche e agli amici
lontani che vorremmo rivedere quanto prima.
Alle amiche lontane
Immaginare
una storia,
iniziare
a raccontare e
un’altra
voce continua,
così
non c’è più distanza
tra
la mia e la tua voce
e
possiamo continuare
a
parlare per ore e ore
che
non sono frammenti
di
tempo, ma invenzioni
del
mondo, sorrisi che
non
finiscono mai e parole
che
sgorgano e chiamano
le
altre amiche lontane,
quelle
che vorremmo
con
noi stasera.
È
molto tardi, è stata una serata bellissima, infinita e breve allo stesso tempo.
Una serata che è stata una continuazione e un preludio. Sì è proprio così mia
Cronaca 683 di giovedì 20 gennaio del terzo anno senza Carnevale, per oggi non
abbiamo bisogno di altre parole.
Nessun commento:
Posta un commento