giovedì 20 gennaio 2022

Cronache dagli anni senza Carnevale/683. Dove una sera di gennaio diventa un volo in mongolfiera

 


 

 

Freddo e lungo, infinito, gennaio è sempre e da sempre il mese più lungo dell’anno. È anche nebbioso, dubbioso e pigro, perché fa freddo e stare fuori non è molto piacevole. Ma poi basta avere un appuntamento per cena con un’amica e anche gennaio si illumina, come se mille lucine di Natale fossero sfuggite al mese passato e si fossero rimesse a funzionare. Così racconti di libri, Yourcenar e Woolf, viaggi mitici a Istanbul, Anatolia e Cappadocia irrompono nella noiosa quiete milanese e il tempo vola in racconti e progetti che prendono forma, romanzi iniziati da tempo che si avviano verso il loro compimento e romanzi appena iniziati che reclamano spazio, molto spazio per uscire a girovagare nel mondo. Non c’è niente di meglio che parlare di libri e letteratura in una fredda serata di gennaio a Milano, pensando anche alle amiche e agli amici lontani che vorremmo rivedere quanto prima.

 

Alle amiche lontane

 

Immaginare una storia,

iniziare a raccontare e

un’altra voce continua,

così non c’è più distanza

tra la mia e la tua voce

e possiamo continuare

a parlare per ore e ore

che non sono frammenti

di tempo, ma invenzioni

del mondo, sorrisi che

non finiscono mai e parole

che sgorgano e chiamano

le altre amiche lontane,

quelle che vorremmo

con noi stasera.

 

 

 

È molto tardi, è stata una serata bellissima, infinita e breve allo stesso tempo. Una serata che è stata una continuazione e un preludio. Sì è proprio così mia Cronaca 683 di giovedì 20 gennaio del terzo anno senza Carnevale, per oggi non abbiamo bisogno di altre parole.

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