Una domenica uguale al sabato che l’ha preceduta, silenziosa, pensosa e solitaria. Tranne che per le code davanti ad alcune farmacie non si vede nessuno in giro, pochi i passanti anche sotto l’albero bellissimo. Così stare qui è anche essere altrove, con i pochi amici in vacanza che mi mandano fotografie di paesaggi marini e montani. Questa sera è stato proprio il paesaggio, in senso molto narrativo, a essere il perno di una serata divertente trascorsa con Fiammetta Palpati e tante altre persone conosciute al suo laboratorio “Il paesaggio del romanzo”. Tutti insieme abbiamo fatto una cosa molto tradizionale che adoro sin da quando ero bambina: abbiamo giocato a tombola! In palio c’erano un mucchio di libri attinenti il tema del paesaggio, purtroppo non ho vinto nulla, ma è stato bello ritrovare così tanti volti amici e ridere insieme, fare battute e ripromettersi di vedersi presto. A proposito del ridere, confesso che sto approfittando del periodo festivo per guardare dei cartoni animati, anche questo un retaggio dell’infanzia, dove non mi perdevo un film Disney e il sabato sera stavo appiccicata alla TV svizzera e non mi perdevo una puntata di Scacciapensieri, e come la domenica Supergulp fumetti in TV. Così ho deciso di riguardare un vecchio film visto coi nipoti quando erano piccini, cioè L’era glaciale, e ho riso moltissimo grazie a Sid il bradipo e Scrat lo scoiattolo alla ricerca perenne della sua ghianda sacro Graal che sarà causa della maggior parte dei disastri climatici e geologici che muteranno lo stato delle cose sul pianeta. Mi sono fatta prendere dalla magia dell’infanzia, dalle luci natalizie, dalla cometa che ritornava ogni anno a illuminare il piccolo presepe casalingo. Intanto, fuori dai miei ricordi e dalla mia casa, continuano le notizie preoccupanti sulla pandemia, sui no vax che non vogliono farsi curare neanche quando sono in punto di morte. Però, con la perfetta schizofrenia dei nostri media, vengono annunciate le aperture dei saldi invernali in alcune regioni, come se non stesse accadendo altro nel mondo. Il mondo che va come va oggi, così chiedo a questa piccola Cronaca 665 di domenica 2 gennaio del terzo anno senza Carnevale, di accontentarsi di questa oasi di quiete e di stare con me a guardare le avventure di Scrat e della sua ghianda.
Solo un margine non scritto
Come sono
piccole queste
tue mani,
eppure niente
potrà mai
riempirle, non
la
pioggia che cade solo
in riva
al mare, non il sole
che
illumina i prati sotto
al
ghiacciaio, non l’eco
di
queste parole che ti
lancio
dall’altro lato della
valle e
spero che tu unirai
le tue
mani a coppa e così
raccoglierai
la mia invocazione
prima
che la città bruci, prima
che il
fumo misto alla nebbia
copra
questa consolazione
di
immaginarti nel nostro
paesaggio
di colline dolci
e mare
che scivola verso
l’infinito,
lì dove non ci sono
aree di
sosta, ma solo sentieri
e
ombrelli rossi per la pioggia
e per
il sole, solo un margine
non
scritto per tenermi in
compagnia
i pensieri.
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