Strano inizio
d’anno, dove la vita si svolge tutta in casa, al telefono e sullo schermo. A Milano
la situazione è critica a causa dell’aumento esponenziale dei contagi. Nel giro
delle mie conoscenze e amicizie, prevale uno stato d’animo malinconico, con
molti timori di contagiarsi e poca voglia di uscire. È un anno che è iniziato
in continuità con il 2021, proprio non se ne esce. Un’amica mi ha raccontato un
sogno inquietante, dove la pandemia si acuiva e il virus si diffondeva anche
attraverso gli sguardi. Attraverso gli sguardi? Ma è l’ultimo modo di stare in
relazione con gli altri, la mascherina copre tutto tranne gli occhi, palpebre e
sopracciglia sono diventate il veicolo per sorrisi, saluti e qualunque altra
cosa non possiamo più esprimere con le mani, il corpo, la bocca. Nel mondo i
contagi sono schizzati sopra i duecentomila al giorno in Francia, Germania e
UK. Negli USA sono arrivati a 1 milione, un milione. E i provvedimenti per contenere
la diffusione cozzano con la decisione di evitare nuovi lockdown, la gente
viaggia, con più o meno precauzioni, il virus viaggia più veloce di noi. Mi vengo
a noia da sola nel fare questo riassunto dei notiziari e dei siti d’informazione.
Così, per oggi, mi ritiro e continuo a spolverare e spostare libri, creare i
nuovi percorsi di studio e di lettura. Cosa resterà di questo giorno? Di sicuro
questo sogno oscuro.
Quando dobbiamo girare gli occhi
Giro la
testa, abbasso
lo sguardo,
non devo
incrociare
i tuoi occhi,
cose
tremende accadono
se
guarderemo come
le
anime si incontrano
nel
primo luogo senza
parole,
così diceva questo
sogno
triste d’acqua e
nebbia,
in un eterno mattino
che non
diventa mai pieno
giorno.
Così nasce l’attesa
di un
tempo migliore, ma
nessuno
di noi sa ancora
come e
quando sarà
che i
demoni meridiani
verranno
a liberarci da
questa
attesa.
Oggi è martedì 4 gennaio del terzo anno senza Carnevale e questa Cronaca 667 sta spolverando i libri di Etty Hillesum, vado a raggiungerla.
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