Pioggia, la
pioggia cade, ma non è l’unica azione che compie perché la sento cantare.
Certo, ho le mie allucinazioni uditive da poeta, e la voce della pioggia non è
la sola che sento oggi, ma è la più forte.
Quel che la pioggia canta
Cosa canti
pioggia, in queste
ore del
nostro scontento? Come
riesci a
fare quello che fai
sempre, come
quando eravamo
felici? Le
gocce rallentano un
poco la
corsa, mi guardano
dall’altro
lato della finestra.
E non
cantano, non parlano,
non hanno
davvero niente
da dire.
Così presto loro
la mia voce
e le sento che
implorano
solo che la caduta
non sia
veloce perché possano
guardare
ogni cosa intorno e
ascoltare
ogni suono e immaginare
di essere
ancora nuvola nella nuvola.
Mi fermo a
guardare il cielo che piomba sulla terra, la terra che si spacca, i mulinelli
d’acqua accanto ai marciapiedi, le foglie che pure si sono arrese. Finiscono
così anche i sogni d’amore, in un vortice e in un rimpianto autunnale.
Tutte le strade sono diventate quest’unica strada che posso compiere a mio piacimento tra le stanze della casa.
Si lamentano gli oggetti, piagnucolano i mobili e i libri tremano nelle copertine, come se temessero di essere destinati alla rimozione.
Dobbiamo imparare a ricollocare il nostro corpo in spazi chiusi che in questi mesi stiamo rimodulando intorno a noi.
Ma i corpi si ribellano, vogliono fuggire e spesso lo fanno anche contro la nostra volontà.
Imprigionati
tra il terrore irrazionale di cadere ammalati – un francesismo – e il bisogno
innato di aria e spazio intorno, stiamo attraversando quest’ultimo lunedì di
ottobre come se sapessimo che qualcosa di tremendo accadrà. E forse è proprio
così ed è al di là dalla nostra possibilità di reagire.
L’unica nota di allegria di questa giornata sono le voci e le risa dei bambini che a metà pomeriggio sono usciti da scuola. I bambini sono un bel pensiero, sono il desiderio e la speranza di futuro che nascono e rinascono generazione dopo generazione.
Oggi è il 26 ottobre dell’anno senza Carnevale, è l’ora del tè e della scelta di un nuovo libro per questa sera. La poesia è inedita ed è frutto di questa giornata pioggiosa e piovosa.
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