sabato 3 ottobre 2020

Cronache dall’anno senza Carnevale/209: dalla terra sorge il canto del tempo, nell’aria brillano le tue sillabe

 


Ora che la straniera è arrivata nella Casa insieme ai primi freddi dell’autunno, non posso fare altro che accoglierla e preparare per lei una nuova stanza. Non è difficile perché la Casa si adatta ai suoi abitanti e la nuova torre è accessibile da una scala a spirale che a lei sembra piacere molto. In cima all’ultima rampa si apre un pianerottolo con tre porte. Lei sceglie subito quella a sinistra che è lo studio e mi fa segno di seguirla. La stanza è spoglia, gli ampi scaffali sono ancora vuoti, il tavolo è accanto alla finestra e girando lo sguardo di poco, si arriva sino alle Montagne della Nebbia da un lato e al nostro mare, dall’altro. Da una borsa che non avevo visto lei estrae qualche libro di cui riconosco le rilegature, sono libri che arrivano dalla Biblioteca di Babele e sono libri già letti molte volte. Poi appoggia sul tavolo matite colorate, una stilografica, penne e taccuini e mi porge una mela rossa, mentre le altre che tiene nella sua bisaccia le dispone sul tavolo in un piccolo vassoio di legno intagliato a mano. Io ricambio con una poesia scritta da Anna, dice di averla scritta stanotte dopo l’arrivo della straniera.

 

Si apre in un nuovo silenzio questa eternità

 

Il tempo è un ventaglio, apre e chiude

come vuole, porta il passato nel futuro

e il presente è quel soffio che sta al centro

della fiamma e muta senza sosta perché

il mutamento è la sua natura.

 

Ventaglio quanto sei ampio e mi

appari infinito, mentre scivolo sui

bordi e non mi fermo, avvolta dagli

istanti presenti che si riflettono

in specchi invisibili o solo sognati.

 

Poi è arrivato un giorno, questo

giorno, dove il ventaglio ha smesso

di aprire e chiudere e nel chiuso

della mia stanza, della mia cella,

scopro che non mi serve più

oscillare con il ventaglio e i suoi

inganni, perché uno spazio più

profondo e vasto si è aperto

in me e al contempo mi attraversa.

 

Ora che il tempo è finito, si

apre in un nuovo silenzio questa

eternità che mi aspettava e che

mai avevo intravisto e nella scala

discendente dei ricordi ora vedo.

 

Vedo i primi passi che mi hanno

portata a quello stesso giorno

in cui la felicità si mostrava

a un piccolo banco pieno dei

libri che andavo leggendo, che

un giorno io pure avrei scritto.

 

È facile capire, la riconosco questa donna che mi porta la me stessa di un’altra età e forse di una diversa dimensione dello spazio-tempo. Cosa faremo di questa vita che trascorreremo insieme? Mi rivelerà il suo vero nome? Avrà capito anche lei chi sono io?

  

 

Le parole sono ancelle del silenzio

 

Niente ti spaventa, niente si

lascia cadere nella tua stessa

caduta, perché i tempi si

guardano ma non si intrecciano

e insieme giocate sulle scale

del castello di Chambord.

 

Niente ti disturba ora che

hai visto la bambina che

legge e la madre che la tiene

nello sguardo e non cercano

il perdono, perché nulla di

male è accaduto, nulla potrà

mai accadere.

 

Nel doppio abbraccio che

moltiplica la spirale, dove

le parole sono solo ancelle

di questo silenzio che

accarezza il tuo respiro e

le nostre anime allacciate.

 

Sì, lo ha capito, possiamo tornare nella sala comune e stare a vedere cosa succede.

  

Il sabato del villaggio è un sabato del villaggio anche nel mondo globale. Il mattino si esce a fare colazione in pasticceria, a fare la spesa scegliendo con cura le verdure, i formaggi e il pane. Poi si passeggia, si schiva la pioggia, si torna nel nido e il tempo è di nuovo quel bambino che gioca, quell’uomo distratto che lascia cadere le foglie al suo passaggio.

Oggi è il terzo giorno di ottobre dell’anno senza Carnevale e la Cronaca 209 lo tiene ben saldo in mano.

Le poesie sono inedite, le ho scritte negli angoli di questa giornata piena, Santa Teresa de Avila, con il suo Nada Te Turbe, è apparsa dopo avere ascoltato un Magnificat cantato da Mina e le parole di filosofi che hanno declinato “il senso del possibile in sei variazioni”.


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