lunedì 25 aprile 2022

Cronache dagli anni senza Carnevale/778. Ora e sempre Resistenza

 

 


Come ogni anno canto a squarciagola Bella ciao e vado su Youtube a cercarne diverse esecuzioni, ogni anno mi rivedo i Modena City Ramblers e Bregovic. Poi, già che ci sono canto anche la Marsigliese in francese, che l’ho imparata da bambina con la mitica professoressa Carla Colombo, visto che in Francia non è accaduto il peggio temuto. Già che ci sono non può mancare anche El Pueblo Unido Jamás Será Vencido cantata dagli Intillimani. E poi anche Fischia il vento e mi vengono in mente le vicissitudini di Federico “Ico”, padre del mio amico Dario che è stato un giovanissimo partigiano e poi un brillante medico. Il tempo è cambiato in questi giorni e ogni tanto piove, con tuoni fortissimi, che sembra di essere sotto uno di quei temporali estivi che una volta esplodevano solo dalla seconda metà di agosto. Il cambiamento climatico è un fatto incontrovertibile, come lo scioglimento dei ghiacciai, i grandi fiumi in secca, le intelligenze che sono evaporate con l’acqua, la pandemia che impazza, gli idioti che attaccano la Brigata Ebraica durante la manifestazione del 25 aprile. Uno dei pochi punti fermi della vita, anche se è la creatura più mobile e irrequieta che io conosca, è la mia amica Elisabetta che ho visto nel tardo pomeriggio per una passeggiata e un po’ di chiacchiere. Per fortuna aveva smesso di piovere, così abbiamo passeggiato un po’ e poi ci siamo sedute all’aperto in un bar in piazza Wagner a bere un aperitivo analcolico. Abbiamo parlato di un mucchio di cose come al solito, degli scritti autobiografici di Françoise Héritier, notevole antropologa già allieva di Claude Levi-Strauss e moglie di Marc Augé, del prossimo viaggio che lei farà in Finlandia, del desiderio di muoversi, scrivere, creare. E dello scontro quotidiano con la realtà, con la guerra, con la pandemia, con il lavoro e così andando e tornando. Sgranare i pensieri con un’amica è sempre un momento importante, non solo di condivisione, ma anche di chiarezza e liberazione. Così com’è stato anche ieri con Rossana e stasera con Annalisa, anche loro amiche amatissime che vedo molto meno spesso di quanto vorrei.

Ecco non ho molta voglia di scrivere altro per questa sera, penso che andrò a rivedermi i video di Bella ciao, che mi sembra un bel modo per concludere questo lunedì 25 aprile del terzo anno senza Carnevale e del primo anno di guerra. Con questa Cronaca 778 ci siamo messe il fazzoletto rosso al collo e anche le scarpe da ginnastica per correre meglio incontro al futuro.

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