La giornata inizia presto,
molto presto. Prima che tutta la città sia sveglia e in movimento sono già
pronta per uscire e raggiungere la mia scuola. Sono sempre emozionata come
quando andavo alle scuole elementari. Oggi so che parleremo ancora di
trascendenza, di Bion e di molto altro. Sono pronta, entro nel flusso della
corrente e non ne uscirò che molto tardi, perché oggi resteremo insieme dopo le
lezioni prima per un aperitivo e poi per cena. Tornata a casa scrivo ancora qualche
appunto febbrile prima di andare a dormire perché domani di nuovo, ci sarà
lezione. Oggi abbiamo parlato anche di Beckett e Clint Eastwood, entrambi
pazienti di Bion e nel teatro del mondo, evocato durante la lezione
pomeridiana, sono accaduti due episodi, il primo un po’ Georges Feydeau, un
compagno che arriva in ritardo, entra dalla porta principale, esce e rientra. Esce
e rientra, rientra esce sempre trascinandosi dietro una pesante valigia; e poi,
molto più tardi nel pomeriggio il secondo episodio, molto teatro dell’assurdo,
quando dopo qualche minuto di meditazione condivisa, quando abbiamo riaperto
gli occhi, una signora che non faceva parte del nostro gruppo, si è alzata e si
è avviata verso la porta: “Scusate, credo di avere sbagliato…”. È stato un
momento surreale e al contempo pieno di senso. Avrei da scriverne per pagine e
pagine di questa giornata bella e intensa, ma queste mie povere Cronache sono
solo spunti, suggestioni, pennellate sulla tela del tempo per tenere traccia di
quello che è accaduto, oggi sabato 9 aprile del terzo anno senza Carnevale e
del primo anno di guerra. Questa Cronaca 762 ora può andare a riposare.
Nessun commento:
Posta un commento