L’ombra è ancora più vasta della luce alle otto del mattino, il treno parte veloce, il sonno è ancora tutto negli occhi. Eppure vince l’istinto del viaggio, un viaggio veloce, dove la nebbia della pianura viene sostituita dal mare, che appare all’improvviso dalle parti di Pesaro, e dalle dolci colline marchigiane che vengono subito raggiunte dalle dolci colline abruzzesi. In questo viaggio di andata, tra gli accompagnatori, ci sono anche Giorgia Tribuiani e Blu, Emily Bronte con Heathcliff, Bert Hellinger e le sue costellazioni, Fernando Pessoa e i suoi inquieti frammenti. In compagnia di bei libri i viaggi sono veloci, all’arrivo una città nuova per me ed Elisabetta si spalanca con i suoi odori, il suo fiume, il cielo che si apre in un azzurro marino, le case basse, il lungomare infinito, come tutti i lungomare adriatici. Una sosta rapida al B&B a lasciare gli zaini, la nostra amica Giorgia ci raggiunge, che gioia! Le strade ci accolgono con tutta la diffidenza che ogni strada ha nei confronti di piedi forestieri, ma solo per un momento. Le bancarelle natalizie, le luci, il mare, finalmente il mare, una veranda aperta sulla spiaggia, il profumo della salsedine e poi quello del pesce alla griglia. Quante cose si possono dire nel tempo benedetto di un pranzo arricchito dall’amicizia? Poi di nuovo una lunga passeggiata in centro, un caffè sedute all’aperto anche se la temperatura si è abbassata. Un altro passaggio al B&B e poi a cena a casa di Giorgia ed Enrico, una casa piena d’amore e di libri. La fiamma dell’amicizia scalda più di qualsiasi fuoco e abbiamo fatto mezzanotte in un soffio, con i libri di Stephen King che ci osservavano rapiti da svariati scaffali della libreria. E quel piccolo mondo, quella piacevole cittadina in riva al mare, quel cerchio magico formato dalla nostra amicizia, erano attraversati da mondi fantastici millenari e futuristici che abbiamo amato, letto o inventato. Ma era sempre lui, il signore della letteratura fantastica, ad avere vegliato sulle nostre parole.
Dove
soffia il vento dell’immaginazione
Se dico fantastico, chiamo
l’immaginazione alla nostra
porta. Chi busserà per primo?
Quale uomo straordinario?
Quale leggenda? Sono tutti
qui con noi stasera, mostri
fantasmi e vampiri, creature
fantastiche, creature dell’immaginario.
Da una torre nera esce l’ultimo
cavaliere, che sarà il primo
a raggiungere quelle cime
tempestose dove il vento
della creazione soffia per
noi ogni giorno.
Questa Cronaca fantastica di martedì 28
dicembre del secondo anno senza Carnevale è dedicata a Elisabetta Giromini,
compagna di viaggio, e Giorgia Tribuiani ospite impagabile. Sono accadute molte
più cose e molti più racconti, di quanto non abbia accennato, sono passati tra
noi. Ma è bello tenere nel guscio dell’amicizia quella creatura luminosa e
fragile che è la confidenza, quel tempo condiviso che è stato solo nostro.
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