venerdì 27 maggio 2022

Cronache dagli anni senza Carnevale/810. La nuova vita degli oggetti quando vengono donati

 

 


 

Mi interessa? Mi serve? Lo guarderò, userò ancora? Ci sono affezionata? Mi trasmette gioia o noia? Ho iniziato a frugare nella collezione di bigiotteria e ho individuato due collanine di pasta di vetro, una beige a filo singolo e l’altra rosa un filo e azzurro l’altro, ho anche scelto un braccialetto di filo di rame e corallini che mi aveva fatto un’amica di gioventù e poi un paio di orecchini ricavati da due piccole conchiglie bianche e beige, molate e incastonate in un filo di metallo. Poi ho scelto anche un paio di borsette mai usate, una tracolla di pelle arancione, molto anni Settanta e poi anche una minuscola borsetta da sera in seta nera con ricami d’argento, comprata ennemila anni fa. E ho pescato anche tra i libri comprati in doppio o triplo negli anni per farne poi dono: Da una stanza all’altra e Le lettere del mio nome, Sognami ancora di Grazia Livi, i racconti di Katherine Mansfield nell’edizione Oscar Mondadori, Nuove Poesie. Requiem, Le elegie duinesi di R. M Rilke, Canone Inverso di Paolo Maurensig, A occhi aperti. Conversazioni con Matthieu Galey di Marguerite Yourcenar, To the lighthouse  di Virginia Woolf, Paula di Isabel Allende, In fuga  di Anne Michaels, Diario di una scrittrice di Virginia Woolf, Il giunco mormorante di Nina Berberova, Ci sono bambini a zig zag e Vedi alla voce: amore di David Grossman, Vita breve di Katherine Mansfield di Pietro Citati, Le imperdonabili e Cuori pensanti di Laura Boella, Rainer Maria Rilke. Un incontro di Lou Salomé, Scrivere giorno per giorno di Christian Scharf e Scrivere Zen di Natalie Goldberg. È una strana manai quella di avere comprato libri doppi per poi regalarli, ma sono contenta di averlo fatto, perché la maggior parte sono ormai introvabili. La destinataria di questi doni è A., una ragazzina bella e talentuosa, che ha studiato violino per moltissimi anni e ama leggere. Spero che questi doni le piacciono, che i libri entrino a far parte del suo bagaglio culturale e della sua anima. (So per certo che le sono piaciuti moltissimo!) E sono così contenta di avere fatto dono di un pezzetto del mio mondo a una giovane donna che sul mondo si sta affacciando. È anche questo il senso di farsi mentori di giovani desiderosi di apprendere e io sono gioiosa perché lo sto facendo. Dopo questo incontro pomeridiano è seguita una bella cena in famiglia in un ristorante giapponese molto buono e questa Cronaca 810 di venerdì 27 maggio del terzo anno senza Carnevale e del primo anno di guerra, ha camminato sul filo del tempo e si è goduta questi piccoli piaceri che la vita ci offre anche in tempi tristi e difficili come questi.

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