lunedì 9 maggio 2022

Cronache dagli anni senza Carnevale/792. Una giornata di pioggia e di poesia

 


 

 

Ogni giorno mi chiedo, già subito al risveglio, cosa accadrà, non tanto di nuovo, ma di inaspettato. Mi sveglio quasi sempre con dei versi che mi ronzano in testa, prendo appunti e li metto da parte nel granaio dell’immaginazione. Esco molto presto a passeggiare, respiro l’aria incerta, scruto il cielo e mi chiedo se farà pioggia o bel tempo, in quegli istanti dove ancora il sole non è alto nel cielo e dove la luce potrebbe virare sul grigio o sull’azzurro in qualunque momento. Mi piacciono queste mie oziose passeggiate, fatte come se il mondo fosse solo un posto bello e sereno, gioioso. Il mattino presto vedo sempre le rondini sfrecciare e questo è un altro motivo di allegria. Così intanto che cammino lascio che i versi arrivino così come fanno le onde piccole sulla spiaggia ancora deserta.

 

 

Una goccia lucente e questa poesia

 

Di che colore è la poesia stamane?

Nasce azzurra, striata d’argento,

cresce nel tempo e attraversa

le nuvole, sussurra al vento

queste parole nuove e noi,

sulla terra restiamo in attesa

della pioggia e dell’ispirazione.

Pioverà allora? Dipende dal vento

e dal poeta, ha risposto il cielo

e ci ha mandato una goccia lucente

e questa poesia.

 

 

Tutta questa giornata, lunedì 9 maggio del terzo anno senza Carnevale e del primo anno di guerra si è avvolta intorno a questi versi e poi li ha lasciati in questa Cronaca 792 bagnata dalla pioggia e dalla poesia.

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