domenica 3 ottobre 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/574. Innamorarsi anche di un pomeriggio di pioggia autunnale

 


Una domenica di pioggia, ottobre è appena iniziato e dopo due giorni di ultimo sole, di ore passate in giardino a leggere, ecco che in un momento, siamo precipitati nella stagione di mezzo. Le foglie mutano già colore, l’aria è carica di umidità, così mi rifugio in una libreria in attesa che arrivi l’ora di pranzo, che sarà lungo e piacevole, con i nipoti. Poi un veloce ritorno a casa e mille cose da fare, da leggere e da scrivere. La giornata è così buia già prima che la notte arrivi, preparo un tè profumato al bergamotto, ascolto un po’ di musica, sfoglio i giornali e anche il pomeriggio è presto finito. È stata una domenica quieta e piacevole, di poche cose da raccontare, di molto mondo interiore che respira e si espande, anche se pare che non stiamo facendo nulla e nella penombra tutta la stanza era diventata quel giardino autunnale dove trovo rifugio anche sotto la pioggia.

 

 

Nell’equilibrio di questo universo

 

In giorni come questo, dove

la pioggia impregna ogni

cosa, dai pensieri ai vestiti,

mi chiedo se le nuvole ci

proteggano dalla luce solare

o se stiano così serrate solo

per poterla assaporare in

solitudine e non doverla

dividere con noi umani che

ne siamo avidi e golosi.

Tengono la luce, le nuvole e

in cambio ci danno la pioggia,

bisogna sempre cedere qualcosa

per non turbare il delicato

equilibrio di questo universo.

Per questo il giardino mi ha

offerto le ultime rose, per questo

ho dato alle nuvole il mio

sguardo e al cielo ho levato

questo mio canto.

 

Bastano questi piccoli spostamenti del cuore per innamorarsi anche di un pomeriggio di pioggia e respirare l’odore dei libri e sapere che presto ricomincerò a leggere e non c’è niente di meglio in una domenica autunnale che un libro nuovo e una tazza di tè.

 

Oggi è domenica 3 ottobre del secondo anno senza Carnevale e sono grata per questo giorno gioioso, lucido di pioggia, con gli occhi nuvolosi e questa Cronaca 574 dispettosa, che salta nelle pozzanghere e non ha neanche messo gli stivali di gomma.

Nessun commento: