Non cercherò vie di fuga da questa giornata di silenzio e gelo perché anche in quest’atmosfera rarefatta di fine inverno hanno trovato senso anche le prime ore del mattino che non sono riuscite a uscire dal grigio, né le ultime del giorno che hanno faticato a lasciare le strade e gli alberi con cui avevano appena iniziato a prendere confidenza. Anche le stagioni procedono tra queste tensioni, e poi all’improvviso, la mutevolezza della luce annuncia che tutto sta per cambiare, così come la telefonata di una nuova amica illumina il tardo pomeriggio di un sole siciliano. Così le lunghe ore di silenzio e lettura si illuminano di un racconto vivo e l’inverno sembra davvero meno inverno.
Dove non stavo
guardando è arrivata l’ombra dei tuoi passi
Cerco un libro, lo sposto,
ne cerco un altro, lo trovo.
Pagina dopo pagina traccio
un sentiero, lascio dei segni
per poter ritrovare il senso
di marcia, per poter riconoscere
o vedere se non stavo guardando,
se stavo cercando l’ombra dei
tuoi passi e la tua assenza mi
ha distratto dal paesaggio
intorno. È fatto di piccole
cose questo giorno, piccole
che si restringono quando
la luce scema e posso
attraversare la soglia della
sera senza perdermi o
ritrovare cose che non
stavo cercando. Benvenuta
notte, mio giorno più chiaro
che non ha bisogno della
luce per declinare il senso
del nostro stare al mondo.
Parola dopo parola facciamo ordine nel mondo e ci
confrontiamo con l’ordine del tempo che muta nella felicità dell’amicizia
condivisa e del calore della vicinanza. Oggi è mercoledì 16 febbraio 2022,
terzo anno senza Carnevale e questa Cronaca 710 brilla come una lucciola fuori
stagione.
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