mercoledì 2 febbraio 2022

Cronache dagli anni senza Carnevale/696. Come le stelle fanno con la notte

 


 

 

Come mi piace trovare subito un libro quando lo cerco e, subito dopo andare a cercarne un altro e non trovarlo. Quindi ricominciare la caccia al tesoro libresca che tanto mi appassiona. Al punto di essere sempre in ritardo con la pubblicazione delle Cronache che spesso si stirano e stirano e scavallano nel giorno nuovo. Ma anche in questi casi mantengo ferma la numerazione e la data di pubblicazione, perché ognuno di questi 696 giorni da che ho iniziato a scrivere con maniacale ossessione queste righe quotidiane, valeva per me la pena di essere raccontato, e questo non è solo scrivere una Cronaca o un diario, cosa che pure mi piace fare, è un esporsi ogni giorno agli occhi dei miei lettori, delle amiche e degli amici, portare il mondo qui dentro e restituirlo a chi legge, scrivere racconti a puntate, molte poesie, lasciare che le parole fluiscano e si accompagnino al silenzio più puro come le stelle fanno con la notte.

 

 

Dove danza il colore della primavera

 

La luce dei lampioni chiama

quella delle stelle, quella luce

di oggetti misteriosi cui mai

abbiamo resistito. Se dico

stella dico cielo, dico notte e

dico poesia. Se dico cielo

ecco che arrivano le nuvole e

gli alberi agitano i rami in

un saluto gioioso che solo

loro conoscono. Mi fermo a

guardare e respiro l’aria fresca

di questo mattino invernale

dove ancora non si sente

primavera, ma il suo colore

già danza tra noi.

 

Oggi è stata una buona giornata di lavoro e scrittura, di riordino di libri e di molto, molto silenzio. Una giornata gioiosa anche per la città che aspetta quanto me un cambiamento, una gioia a lungo attesa, parole che mi piace ascoltare e riascoltare, la poesia che è una fedele compagna, anche oggi che è mercoledì 2 febbraio del terzo anno senza Carnevale e questa Cronaca 696 sta riordinando il guardaroba e vorrebbe tanto portare i cappotti in tintoria. È tempo, forse è tempo di tornare a essere fiduciosi, forse la pandemia sta davvero rallentando, forse il Covid sparirà così come è apparso e come fece la Spagnola che impestò la terra per un paio d’anni e poi sparì.

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