Come mi piace trovare subito un libro quando lo cerco e,
subito dopo andare a cercarne un altro e non trovarlo. Quindi ricominciare la
caccia al tesoro libresca che tanto mi appassiona. Al punto di essere sempre in
ritardo con la pubblicazione delle Cronache che spesso si stirano e stirano e
scavallano nel giorno nuovo. Ma anche in questi casi mantengo ferma la
numerazione e la data di pubblicazione, perché ognuno di questi 696 giorni da
che ho iniziato a scrivere con maniacale ossessione queste righe quotidiane,
valeva per me la pena di essere raccontato, e questo non è solo scrivere una
Cronaca o un diario, cosa che pure mi piace fare, è un esporsi ogni giorno agli
occhi dei miei lettori, delle amiche e degli amici, portare il mondo qui dentro
e restituirlo a chi legge, scrivere racconti a puntate, molte poesie, lasciare
che le parole fluiscano e si accompagnino al silenzio più puro come le stelle
fanno con la notte.
Dove danza il colore
della primavera
La luce dei lampioni chiama
quella delle stelle, quella luce
di oggetti misteriosi cui mai
abbiamo resistito. Se dico
stella dico cielo, dico notte e
dico poesia. Se dico cielo
ecco che arrivano le nuvole e
gli alberi agitano i rami in
un saluto gioioso che solo
loro conoscono. Mi fermo a
guardare e respiro l’aria fresca
di questo mattino invernale
dove ancora non si sente
primavera, ma il suo colore
già danza tra noi.
Oggi è stata una buona giornata di lavoro e scrittura, di riordino di libri e di molto, molto silenzio. Una giornata gioiosa anche per la città che aspetta quanto me un cambiamento, una gioia a lungo attesa, parole che mi piace ascoltare e riascoltare, la poesia che è una fedele compagna, anche oggi che è mercoledì 2 febbraio del terzo anno senza Carnevale e questa Cronaca 696 sta riordinando il guardaroba e vorrebbe tanto portare i cappotti in tintoria. È tempo, forse è tempo di tornare a essere fiduciosi, forse la pandemia sta davvero rallentando, forse il Covid sparirà così come è apparso e come fece la Spagnola che impestò la terra per un paio d’anni e poi sparì.
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