domenica 7 febbraio 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/336: una ballata per la pioggia che cade e una sosta sulla pagina bianca

 


Forse associamo la pioggia alla tristezza perché è così facile ed evidente paragonare e mettere insieme le gocce della pioggia con le nostre lacrime.

Quando diciamo pioggia indichiamo un evento atmosferico preciso e delle gocce di pioggia si parla soprattutto nelle poesie e nelle canzoni. Temporale, acquazzone e tempesta sono la pioggia portata a una forza più grande soprattutto dal vento e dalla stagione.

Parlare delle gocce di pioggia ci permette di diminuirne l’intensità e di accostare ogni goccia a un istante nel tempo, come se il loro parallelo fluire potesse darci più chiare indicazioni per entrare nel loro più profondo segreto e, al contempo, entrare nel mistero dell’ordine del tempo.

In questo mondo visibile riusciamo a intravedere il destino della pioggia nel suo insieme e solo di alcune singole gocce la caduta, il tonfo e l’esplosione per ritornare a essere solo acqua, un rigagnolo o una pozzanghera, poco importa.

 

Ballata della pioggia che cade

 

È facile pensare a noi gocce come

fossimo un’unica cosa, perché,

vedete è la distanza tra goccia e

goccia a rendere la caduta piacevole

e innocua. Pensate se cadessimo

tutte insieme, abbracciate e

solidali, cosa accadrebbe da voi

sulla terra? La distanza, anche

minuscola, è l’unica salvezza. Per

questo lo spazio tra le note e lo spazio

tra le parole lasciano che l’aria

diventi respiro e si gonfi come un vento

che muove le sue vele verso la meta

che è sempre oltre l’orizzonte.

Cadiamo e cadiamo, questa è la nostra

canzone, questo il nostro destino.

E, a volte, la caduta ci porta a intenerire

quello spazio bianco tra due parole, dove

il poeta non si è fermato, ma dove noi

possiamo riposare.


Piove oggi, piove tanto e tante lacrime si mescolano con la pioggia. È facile nascondersi, facile mascherare i sentimenti e le emozioni e lasciare che la pioggia le lavi via e che il cammino possa essere un po’ meno faticoso.

Oggi è domenica 7 febbraio del secondo anno senza Carnevale e questa è la Cronaca 336 in compagnia della poesia inedita Ballata della pioggia che cade e della pioggia che, davvero, sta cadendo.

Nessun commento: