mercoledì 6 gennaio 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/304: l’invisibile è il riflesso nello specchio della realtà


 

Ecco che è arrivato il giorno che chiude il periodo festivo. Tra Re Magi e Befana un tempo anche questa era una grande giornata di festa.

Oggi è stata una giornata quieta, di contemplazione del cielo nuvoloso dove, di tanto in tanto si insinuavano frammenti di azzurro che mi hanno fatto vivere in un quadro di Corot.

 

Dove arrivano le nuvole

 

Non è mai lo stesso il luogo

dove le nuvole arrivano e

chiamano l’alfabeto terrestre

a testimoniare la loro presenza.

Quaggiù gli alberi non possono

far altro che rispondere e

gioire di questa sorpresa, ogni

albero ha la sua nuvola, ogni

nuvola le sue radici. È così

che scopriamo che niente

scompare mai davvero, che

nessuno se n’è andato e

nessuno tornerà. L’invisibile

è il riflesso nello specchio

della realtà.

 

Posso continuare a stare acciambellata in poltrona, con il quaderno sulle ginocchia a respirare il profumo del tè, a scrivere poesie, a pensare ai giorni felici senza voltarmi indietro. E di questo scriverò domani.

Oggi è mercoledì 6 gennaio del secondo degli anni senza Carnevale, la poesia è inedita e l’ho scritta per questa Cronaca.

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