Leggeva molto?
"Moltissimo. Amava soprattutto William Shakespeare, Thomas Hardy, W. B. Yates, Robert Penn Warren. Pensi che da ragazzino, in Texas, vinse un premio di una biblioteca vicino alla sua cittadina natale, Clarksville, per esser stato l'utente che aveva consultato più libri in un anno".
E come scriveva Williams? Quali erano le sue abitudini?
"Era uno scrittore calmo, disciplinato, molto metodico. Odiava rivedere, modificare i suoi testi. In genere, cominciava a scrivere al mattino presto, dopo aver preso il caffè con me. Scriveva per tre-quattro ore, per produrre una pagina al giorno, a volte anche tre. Poi, a sera, rientrava nel suo studio per altre due-tre ore a pianificare la scrittura del giorno dopo. E poi c'era l'orto".
L'orto?
"Sì, aveva un enorme orto tutto suo, di circa 120 metri quadri. Quando aveva il "blocco dello scrittore", andava lì e lo curava un po'. Amava il giardinaggio perché per lui era mindless, una cosa meccanica, senza sforzi mentali".
frammenti dell'intervista di Antonello Guerrera a Nancy Gardner, moglie dello scrittore John Edward Williams autore del meraviglioso Stoner pubblicato da Fazi nel 2012
Repubblica 28 febbraio 2014
2 settimane fa
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