Le pietre chiudono lo spazio,
lo imprigionano:
attraverso facciate sventrate
il cielo cerca la sua via d'uscita.
Risuonano passi: i miei, instancabili.
Ombra di guardia
in questo giorno senz'ombra,
veglio.
La luce è triste,
assetata dei suoi sogni.
E i sogni sopravvivono all'immobilità.
I miei passi suonano a morto,
battono il tempo della memoria
per farne sprigionare il sangue.
Jean-Claude Izzo
Loin de tous rivages
attraverso facciate sventrate
il cielo cerca la sua via d'uscita.
Risuonano passi: i miei, instancabili.
Ombra di guardia
in questo giorno senz'ombra,
veglio.
La luce è triste,
assetata dei suoi sogni.
E i sogni sopravvivono all'immobilità.
I miei passi suonano a morto,
battono il tempo della memoria
per farne sprigionare il sangue.
Jean-Claude Izzo
Loin de tous rivages
Les Editions du Ricochet 1997
Traduzione inedita di Annalisa Comes
grazie al blog Poesie senza pari
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