venerdì 28 marzo 2014

L'attesa insopportabile e l’inesprimibile silenzio


Credo che presto sarò guarito.
Qualcosa si romperà in me o in qualche parte dello spazio.
Partirò verso altezze sconosciute. Sulla terra non c’è
che la mietitura, l’attesa insopportabile
e l’inesprimibile silenzio.

Agota Kristof
Ieri
Einaudi 1997
traduzione di Marco Lodoli


questi versi sono una forzatura delle ultime righe del racconto di Agota Kristof e che a me sono sempre sembrate poesia.

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