Faticosa è la vita del poeta: si alza la mattina
e i brandelli del sonno tendono a fondersi per lui
in vivide immagini diurne. Camminando verso l’ufficio,
galleggia su queste nuvole argentee tra i raggi obliqui del sole
finché si siede alla scrivania. Poi la meccanica delle consuetudini
(le frasi note, le carte) lo prende e lo porta a sera.
Alessandro Peregalli
da La cronaca. Poema 1939-1982
Il Saggiatore 2003
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