domenica 12 settembre 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/553. Le onde portano domande su domande, la luce è l’unica risposta

 

 

Le domeniche di settembre sono diverse dalle domeniche di qualunque altro mese perché ci costringono a fare i giocolieri con la luce, ci costringono ad amare la sera anche se è fredda e a cercare conforto nelle foglie che sfidano le stagioni e restano ferme tra la terra e il cielo. Quante domande portano le domeniche di settembre, domande senza risposta, domande senza domande.

 

Giocare a poker con il tempo

 

Come hanno fatto l’onda

e la spiaggia a trasformare

la collisione in un gesto

d’amore? Come ha imparato

il gabbiano a salire senza ali

portato solo dal vento? Come

le conchiglie hanno permesso al

tempo di renderle sabbia? C’è

una volontà in ogni resa? O

abbiamo solo imparato che è

il tempo a vincere sempre, tiene

in mano il suo full di assi e quando

serve esce la carta con il quinto

seme, un fulmine o una richiesta

di pace, è lo stesso e un po’ si

annoia perché vince sempre e

vorrebbe maggiore resistenza

nelle creature che hanno imparato

a conoscerlo. Ma lui non sa, non lo

sa il tempo, che noi possiamo

guardare la sua schiena mentre

lui non ha specchi dove sostare.

E la sua vittoria è solo un’illusione

perché noi lo sfidiamo con poesia

e pittura, con le storie che mai

smettiamo di raccontarci e allora

si arrende, perché senza di noi

sarebbe un’onda senza il mare.

 


Ecco, ora la sera è scesa, mi lascio cullare da questa dolcezza della stagione, penso che dovremo aspettare un altro anno, penso a Anne Sexton, la cui reminiscenza aleggia nella mia poesia. Posso tornare a scrivere con animo più tranquillo, sono le storie che chiamano la loro conclusione.

 

Oggi è domenica 12 settembre del secondo anno senza Carnevale e questa Cronaca 553 sta inseguendo le onde su e giù per la spiaggia.

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