venerdì 28 maggio 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/446. Come accendere le stelle con i fiori di lavanda


 


 

Nel giardino della Casa delle Parole, ognuno ha trovato spazio per coltivare una passione o un talento. La sacerdotessa coltiva erbe rare per i suoi infusi, la badessa Roxanne copia i fiori e prova i nuovi acquarelli, io passo il tempo a contemplare le rose e il cielo. Che sollievo poter stare seduta a guardare e seguire il volo laborioso delle api, andare ad annusare la lavanda mentre loro ronzano intorno, poi guardare il cielo e vederlo più chiaro perché lo sguardo è impregnato del color lavanda. A parte il vento e il sommesso ronzio delle api, non ci sono altri suoni nel nostro giardino. Mano a mano che la notte scende, è come se qualcuno stesse tirando le immense tende del cielo e, allo stesso tempo, avesse iniziato ad accendere le stelle, come fossero candele su di un candelabro invisibile.

 

 

Canto della giornata ben riuscita

 

In fondo al giardino sbocciano

le rose, lavanda e gelsomino

profumano intorno alla casa

e noi contiamo petali e api

come se fosse una questione

della massima importanza.

Dall’orto raccogliamo pomodori,

zucchine, peperoni e finocchi,

una tavola vegetale per questa

sera e i profumi del sole sprigionati

dalle verdure, danno forma

al nostro sentire. È stata una pigra

giornata ben riuscita, qui nella

nostra casa e per questo

lasciamo i pensieri liberi di

andare e tornare, come

cuccioli nati da poco.

 

 

A volte esistere e vivere coincidono, ci stringiamo in un grande abbraccio, sorridiamo, è facile stare in questo giardino, dove il male si ferma sulla soglia perché non osa infrangere questa quiete. Oggi è venerdì 28 maggio del secondo anno senza Carnevale e questa Cronaca 446 è accompagnata dalle rondini che volteggiano intorno al tetto.

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