È bello
non ricordare da un giorno con l’altro le cose fatte o pensate, è molto
riposante. Così non penso a niente di quel che è accaduto di piacevole nei
giorni scorsi e mi concentro sulla vita cittadina, con le sue incombenze e
richieste continue di fare e fare. Milano è fatta così, non ha requie e non è
facile staccarsi dai ritmi frenetici, anche se da quando hanno chiuso le scuole
tutto si muove al rallentatore e il quartiere si è svuotato. Anche oggi mi sono
immersa nella poesia di Brezmes e questa è la mia preferita:
Autobiografia
Vengo
da un luogo
che
mi insegue;
vado
verso un luogo
che
mi sfugge.
Tra
questi due luoghi io esisto:
questo
spazio tra parentesi,
questi
puntini di sospensione
nella
neve
delle
pagine di un libro
che
si cancella mentre lo scrivi.
Impronte
di qualcuno
che
dice che sono io.
Oggi
è domenica 19 giugno del terzo anno senza Carnevale e del primo anno di guerra
e questa Cronaca 833 mi insegue per le vie vuote della città.
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