In questo lento arrivo
dell’estate, intervallato da piogge e ripensamenti, ho gironzolato per i
Navigli con il nipote Marco e sono tornata a pranzare, dopo qualche anno,
all’Osteria del Binari che non ha perso una virgola del suo fascino inizio
Novecento. Dopo un’eccellente cotoletta alla milanese, beatamente spaparanzati
sotto il pergolato del giardino estivo, siamo andati a gironzolare al Libraccio
di via Corsico; prima tra i i libri d’arte e teatro e poi nel negozio piccolo
dove vendono tutto a 2 euro. Ho non ho potuto fare a meno di pensare alla
fatica improba che ogni libro costa al suo autore e alla fine ingloriosa di
essere messo in vendita a 2 euro. Si trovano sempre anche libri di autori bravi
e noti, mescolati a libri improbabili che pure, ai loro tempi, avevano avuto un
certo successo. Mi sono chiesta allora, per l’ennesima volta, quale demone
tenga inchiodate alcune persone, qualche centinaia di migliaia da che esiste la
scrittura, a uno scrittoio, come se la scrittura fosse la cosa più importante
della vita. Ma la questione è che per i bacati che amano scrivere più di ogni
altra cosa al mondo, nessun’altra cosa al mondo vale quanto la scrittura, lo
scrivere libri, ancor meglio se poi si riesca a pubblicarli. Borges aveva una
fede cieca e assoluta nella scrittura e questo suo amore è stato largamente
ricambiato. Lui è riuscita a mescolare storie impossibili con profili di gente
incredibile e da questi strani miscugli ne è sempre scaturita grande poesia.
GUNNAR THORGILSSON
(1816-1879)
La memoria del tempo
è gremita di spade e di vascelli
e polvere di imperi
e mormorio di esametri
e alti cavalli pronti per la guerra
e caos di grida e Shakespeare.
Io voglio ricordare quel bacio
con cui tu mi baciavi in Islanda.
Di cosa altro abbiamo
bisogno in una giornata come questa? Di nulla e così prendiamo commiato per
andare avanti a leggere Storia della
notte di J.L. Borges. Oggi è sabato 4 giugno del terzo anno senza Carnevale
e del primo anno di guerra e questa Cronaca 818 ricorda Shakespeare e i baci di
Giulietta.
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