Quando scopro un poeta per me nuovo e sconosciuto è
sempre una festa. Ho iniziato a leggere durante questa pigra vacanza marina
Alfonso Brezmes Quando non ci sono
tradotto da Mirta Amanda Barbonetti per Einaudi. Sento molto la sua poesia e
questo mi fa vibrare e mi mette allegria.
Ecco qualche piccolo assaggio della sue poesia che sto
centellinando.
Vite parallele
Tu sulla linea 3,
che leggi Plutarco;
io sulla linea 5,
che faccio l’amore con te,
mentre fingo
di scrivere questa poesia.
Finzioni
Dimmi che questo è solo un sogno
o tutt’al più un altro racconto di Borges,
che i sentieri che percorre l’amore
sono labirinti che si biforcano
e si perdono, si biforcano
e si perdono, e che il tuo ricordo
è solo un uccello che attraversa
volando
le frontiere incerte della poesia.
Un universo in più
tra i mille universi possibili.
Un’ultima
e dolce
e superba
metafora dell’oblio.
Perduti
To celebrate this night we
found each other,
let’s
get lost, oh, let’s get lost…
Chet Baker
Rimani qui,
dove tutto è possibile.
Non aver paura,
anche se tutto è buio.
La realtà è qui.
Perché ci sarà sempre qualcuno
che tornerà ad aprire questo libro
e arriverà a questa pagina,
e nel pronunciare i nostri nomi
ci ritroverà.
Oggi è venerdì 17 giugno del terzo anno senza Carnevale e
del primo anno di guerra e questa Cronaca 831 ascolta Chet Baker e canticchia a
mezza voce.
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