venerdì 23 luglio 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/502. Oggi ti penso come si pensa al sorriso del ciliegio

 

 


Un’altra giornata afosa e zanzarosa, le cicale devono avere terminato il loro ciclo vitale perché non le sento più e di notte non ho ancora sentito i grilli. Questa è la città mai più silenziosa in questi giorni. Ma poi c’è il mio giardino incantato dove mi rifugio a leggere e scrivere, un luogo dell’anima prima ancora che fisico, un luogo dove poter respirare e lasciarmi rapire dalla bellezza della poesia. Anche oggi vi offro da leggere Danilo Bramati, dalla sua raccolta appena pubblicata L’ultima promessa.

 

 

Il rito

 

Oggi ti penso come si pensa

al sorriso del ciliegio.

Hai salutato il mondo?

Hai ruotato la sfera

nel palmo della tua mano,

accarezzato le terre e gli oceani?

 

Anch’io, sai, oggi mi sento

come uno che abita,

la mia casa è questo vento

che non distingue.

E adesso voglio compiere

il rito, adesso apparecchio la tavola

come un altare

poi tufferò le dita

nella tazza benedetta,

mi segnerò la pelle.

 

 

 

Abitare nel vento, accarezzare le terre e gli oceani, compiere un rito per rendere sacro anche il giorno più normale. È in questa dimensione fuori dal tempo e in un diverso spazio, dove la grande poesia ci può condurre anche a contemplare il sorriso di un ciliegio.

 

La vita è fatta soprattutto di questo, di attimi che diventano eternità, attimi che viviamo, scriviamo, ricordiamo, rileggiamo.

 

Oggi è venerdì 23 luglio del secondo anno senza Carnevale e questa è la Cronaca 502 anch’essa immersa nella bellezza e nella gioia della poesia.

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