domenica 18 luglio 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/497. Tenere la gioia con sé, e la grazia di ogni movimento

 

Volevo scrivere del maltempo che ha devastato la Germania nei giorni scorsi e oggi ha colpito Palermo. Volevo scrivere delle liti dei politici italiani i merito a Green Pass, vaccinazioni obbligatorie, età dei vaccinabili. Ma sono tutte cose che già avrete letto sui giornali e sui social e ascoltato in televisione. Noi tutti quando condividiamo e tagghiamo (verbo orrendo, ma esiste un verbo italiano adeguato alla sostituzione?) diventiamo eco sempre meno importanti dei fatti che sono accaduti. In quest’epoca dove le opinioni sostituiscono i fatti, dove l’autorevolezza e le competenze vengono messe in discussione da chiunque, e decine di migliaia di persone credono di avere più ragione di medici e scienziati, cosa possiamo fare? Poco fa FB mi ha presentato un post di un mio amico virtuale che sbeffeggiava il pessimo italiano dei no-vax. Spesso è vero, ma mi ha colpito la crudeltà implicita nelle parole di questo signore colto e raffinato. Il signore ha forse dimenticato che dell’ignoranza bisogna avere pietà e lo sforzo collettivo deve essere quello di aiutare più persone che possiamo, a uscire dalla tremenda gabbia di un mondo determinato dalla lingua che sono in grado di usare. Un mondo tremendo, pieno di complotti, oscuro e malvagio. Il mondo è anche questo, ma non è solo questo. Ogni ombra è circondata dalla luce e agli ignoranti, coloro che ignorano, vanno spiegate le nostre diverse ragioni. Con pazienza e gentilezza, senza sbeffeggiare nessuno. Intanto, la variante politicamente corretta delta, non sia mai che diciamo il nome del paese d’origine, se ne infischia dei nostri miseri Green Pass e vaccini. Il premier inglese si deve richiudere in quarantena per essere stato a contatto con il suo ministro positivo nonostante avesse completato il ciclo vaccinale. Nessuno vuole rinchiudersi di nuovo in casa, è stato orribile vivere le limitazioni del lockdown, ma almeno abbiamo evitato il collasso delle strutture ospedaliere. E abbiamo imparato che non si può attraversare la vita e restare indenni. La vita ci macina, il destino si prende gioco di noi. È un po’ come essere presi tutti insieme a giocare al vecchio girotondo: “giro girotondo, casca il mondo, casca la terra e tutti giù per terra”. Chi si rialzerà, chi avrà la forza di farlo? Chi avrà voglia di farlo? Non possiamo cedere adesso, anche se un orizzonte di normalità è ancora molto lontano. Nella mia bolla FB ho visto esplodere i viaggi, gli incontri con gli amici, l’acquisto di nuovi libri, i giochi dei bambini, la compagnia di cani e gattini, la ristrutturazione delle nuove case, le famiglie che si riuniscono, matrimoni, buon vino, i tramonti, le spiagge quasi vuote, le onde del mare che consolano da molti dispiaceri. E poi i giardini, gli alberi e i fiori. E la poesia, e la poesia, la poesia.

 

 

Quando il mare mi parla

 

 

Mi fermo sulla riva, dove

il mare viene a cercarmi

per giocare e io rispondo

come un gatto felice e

allungo le zampe e ricambio

l’affetto delle onde. Così

il mare mi sussurra che

io sono io, un io tra molti

e che la mia sensibilità è

travolta dalla poesia. Forse

è questo essere poeta, non

riuscire mai a staccarsi dalle

onde che vanno e vengono.

E leggere parole nuove a

ogni movimento e tenere

la gioia con sé e la grazia

di ogni momento.

 

 

Oggi è domenica 18 luglio del secondo anno senza Carnevale e io ho passato due giorni incredibili con la classe della Bottega di narrazione: Giorgia e Simone, Rita, Ilaria, Martina, Francesca, Elisabetta e Roberta. E per la prima volta un’amica ha smesso di essere un quadratino su Zoom e si è materializzata nel mondo di qua. È stato bellissimo e li, anziché sembrare un dipinto botticelliano, Elisabetta è diventata reale, vera, in carne e ossa, e occhi che fanno concorrenza a Liz Taylor. E simpatia, intelligenza, passione per la scrittura e per i viaggi. E così spero che prima della fine dell’anno avremo modo di incontrarci tutti di persona, noi della “neverending class”. Intanto questi due giorni passati a leggerci, condividere dubbi, impressioni e a parlare di libri e di letteratura ci faranno compagnia e ci faranno leggere con occhio diverso i nostri libri, e ci faranno scrivere con ancora più gioia e passione. Due giorni perfetti che stanno saltellando in questa Cronaca 497 così come si salta in riva al mare o nelle pozzanghere, felici come i gatti e bambini.

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