sabato 3 luglio 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/482. I corpi sono sogno e il tempo un campo di girasoli

 

 


 

Mentre le cicale cantano anche a Milano, la nuova città mediterranea, la pioggia di luglio si prepara per la sera con le nuvole in corsa sopra i nostri tetti. Una volta a luglio non pioveva mai, ma non è più così da almeno vent’anni. È vero che il tempo deforma la realtà e ci appare bello soprattutto ciò che è legato alla nostra giovinezza, ma sono davvero sicura che non piovesse a luglio, quando ero bambina. Così come non c’erano le cicale a Milano. Ma adesso ci sono.

 

La luce è la materia dei girasoli, mentre nostra è l’ombra

 

Dormivano nell'ombra

gli agnelli, mentre Ulisse

camminava sulla roccia,

solo le cicale sapevano quanto

lungo sarebbe stato il viaggio.

Nel campo di grano custodiva

questo canto le porte dell’Ade

e Napoleone si girò una volta

soltanto prima di scantonare.

Borges era già cieco quando

capì che era il suo nome che

stavano chiamando dal luogo

dove la luce è una visione e

il sogno materia viva che plasma

i corpi in quella tela che

Penelope tesse e disfa di giorno

come di notte, mentre le cicale

e il loro canto abitano ogni

anfratto e ogni peccato e sono

il suono, l’unico suono dell’estate

che ricorderemo, anche se oggi

le api si abbandonano alla loro danza

nuziale nella lavanda e nel girasole.

 

 

Ieri sera sono uscita a cena con i miei amici poeti: Danilo e Grazia, Edoardo e Annalisa. Siamo stati in questa piccola e graziosa osteria del quartiere Casoretto. L’aria era fresca, le rondini riempivano il cielo e c’era poco traffico, forse per via della partita della nazionale, si stava proprio bene. E bene abbiamo mangiato e bevuto, pensato e chiacchierato. Non ci vedevamo da un anno, dalla cena del mio precedente compleanno. Siamo cambiati? Sì, un po’ sì, ma per la maggior parte delle cose no, siamo sempre noi. Quella di ieri è stata una di quelle serate piene di grazia trascorsa in compagnia di miti, archetipi e Jung. E della pandemia, della scrittura e della poesia.

Oggi ho continuato i festeggiamenti per il mio compleanno con mio fratello Alessandro, sua moglie Monica e i loro figli, i miei adorati nipoti Andrea e Marco, siamo andati a pranzo in una trattoria dalle parti di Corsico. Ho guardato le acque verdi del Naviglio scorrere come le acque di Vaucluse. Perché ci sono momenti in cui noi siamo allo stesso tempo quei bambini, quei giovani e i campi di lavanda e di girasole, non è vero mia adorata Roxanne che stai festeggiando il tuo compleanno?

 

Questa è la Cronaca 482 di sabato 3 luglio del secondo anno senza Carnevale che dedico alle cicale di Milano, mi hanno cullato durante la siesta e continuano ad allietare queste ore belle d’estate.

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