martedì 1 dicembre 2020

Cronache dall’anno senza Carnevale/268: sdraiarsi nella neve a disegnare angeli di gelo, sorridere al buio

 


Scrivo del silenzio e della neve perché il campo innevato dell’immaginazione resta nel suo angolo con una poesia:

 

Chi sei?

 

Sono una piccola poesia

su una pagina con

spazio per un’altra.

 

Condividi con me

questo campo bianco

largo quanto un acro

di neve, intatta

tranne per questi piccoli

Segni come le impronte

di uccelli.

 

Vieni, ora.

Questo è il ventre dell’onda,

i secondi che seguono il fulmine

esile momento di silenzio

dopo che la musica finisce,

il gelo prima dello

scioglimento. Sbrigati.

 

Sdraiati accanto a me

Disegna angeli, disegna diavoli

Disegna chi sei tu.

 

Ma nel buio della sera e nel freddo della stagione, forse non è così semplice creare angeli e diavoli. Questa poesia l’ho rigirata tra mani e quaderno per parecchio tempo e l’ho già pubblicata sul blog. Ma ho rimaneggiato ancora la traduzione prima di copiarla per questa Cronaca.

È tratta dal film Words and pictures con Juliette Binoche e Clive Owen, due artisti e insegnanti maturi e in crisi. Lo scontro tra le loro visioni, diffidenze reciproche, passioni, malattie e debolezze umane diventa uno straordinario detonatore per la creatività dei loro allievi.

L’arte nasce non solo dalla solitudine e dal silenzio, nasce dalle relazioni che intrecciamo con gli altri, con gli artisti, coi poeti e pittori, anche solo leggendo, anche solo guardando.

Benvenuto dicembre, mese che eri festoso e pieno di luci. Ti tratteremo con delicatezza e avremo cura di te e del fardello che porti come ultimo mese dell’anno senza Carnevale e senza Natale.

La poesia è stata scritta probabilmente dallo sceneggiatore Gerald Di Pego, forse è ispirata da una poesia della poetessa americana Mary Oliver che, nonostante abbia cercato in parecchi suoi libri, non sono riuscita a trovare. E la traduzione non è proprio quella nella versione italiana del film, ma l'ho un po' rimaneggiata.

Oggi è il primo dicembre e questa è la Cronaca 268 appesa alla finestra come una luminaria e assediata dai gatti che vorrebbero giocarci.

 

 

 

Who are you?

 

I am a small poem

on a page with room

for another.

 

Share with me

this white field,

wide as an acre

of snow, clear

but for these tiny

markings like the

steps of birds.

Come now.

 

This is the trough

of the wave, the

seconds after

lightning, thin

slice of silence

as music ends,

the freeze before

the melting. Hurry.

 

Lie down beside me.

Make angels. Make devils.

Make who you are.


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