sabato 8 giugno 2013

Un pomeriggio woolfiano a Brescia

Una luce estiva affilava gli angoli delle strade, il mercato risuonava di cento lingue diverse. Odori di spezie piccanti e di pane bianco si affollavano nell'aria ferma del mezzogiorno. Poi piano si sono placate le voci e i passi, solo un vento lieve e il silenzio del giardino delle rose hanno accolto il mio arrivo nella casa.
Ho respirato quel silenzio per qualche ora e poi accompagnata dalla prima edizione Oscar Mondadori del Diario di una scrittrice, che il fratello del dottor Gherardo P. mi prestò in un remoto novembre del secolo scorso, e dai Meridiani dedicati a Virginia Woolf curati da Nadia Fusini, sono andata alla libreria Rinascita e ho raccontato la "mia" Woolf, partendo proprio dalla storia di quella copia del Diario e ho intrecciato le sue annotazioni agli avvenimenti della vita e poi alle prime e ultime righe di alcuni dei suoi romanzi: Jacobs's room, Al faro, Orlando, Le onde. Ho sentito e visto l'attenzione e le emozioni delle donne e degli uomini presenti. Non è semplice fare un discorso unitario su una scrittrice così imponente e particolare. Dopo tanti anni dalla mia prima lettura, ancora mi meraviglio del suo genio e della bellezza di quello che ha scritto. Così, a circa ottanta anni di distanza dal tempo in cui scrisse quelle parole, oggi pomeriggio eravamo con lei, presi in trappola dalle arti sapienti di una scrittrice che sapeva intessere nella trama narrativa momenti di poesia assoluta. E che sapeva illuminare le metafore con un ritmo della lingua unico. 
Era bello essere lì con tutte e tutti voi. 

E.P.

Nessun commento: