Adagio
Da mattina a sera fuori scorre una luce che tutto
pensa fuorché d'essere luce.
Cime di fronde che respirano silenzio senza
bisogno alcuno di trovare
il codice dell'essere alberi. Steppe inerti per
sempre adagiate senza darsi pena della propria desolazione. Sabbie sperdute
senza stare a domandarsi
fino a quando e perché e dove. Tutto questo
esistere strabiliante
eppure non strabiliato. Rossa sale la luna, un
occhio versato pare
che ustiona la tenebra del cielo, tacita ma non
attonita. Un gatto appisolato sul muretto.
Pisola e respira. Niente più. La notte il vento
gira, alita sui boschi e colli, Gira e va. Alita.
Senza pensieri e mugugni. Solo tu, terra e umore,
sino a che viene mattino
scrivi e cancelli, cerchi causa e rimedio.
Amos
Oz
Lo stesso mare
Feltrinelli 1999
2 settimane fa
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