martedì 7 maggio 2013

Per il poeta non esiste lingua natia: scrivere versi significa trasporre

Caro Rainer,
Goethe ha scritto da qualche parte che non si può creare nulla di importante in una lingua straniera, e io ho sempre pensato che non fosse vero. (Nell'insieme, nel significato complessivo, Goethe ha sempre ragione e io probabilmente non sono giusta con lui.)
La poesia è già essa stessa traduzione, dalla lingua natia in un'alta - che sia francese, tedesco, etc., è lo stesso. Per il poeta non esiste lingua natia. Scrivere versi significa comunque trasporre. Per questo non capisco quando si parla di poeti francesi o russi o altro ancora. Un poeta può scrivere in francese, ma non può essere un poeta francese. È ridicolo. 
Io non sono un poeta russo e resto sempre sconcertata quando mi considerano tale e mi chiamano in questo modo.

Marina Cvetaeva 
frammento della lettera del 6 luglio 1926 a Rainer Maria Rilke

Rainer Maria Rilke - Marina Cvetaeva - Boris Pasternak 
Il settimo sogno. Lettere 1926
edizione italiana a cura di Serena Vitale
Editori Riuniti 1980



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