lunedì 29 aprile 2013

Il romanzo è una grande isola circondata da atolli


...la narrativa non è più sola, come un tempo, a presidiare i cancelli del mondo per spiegarlo, per renderlo leggibile, in una visione d’insieme a tutti quelli che vogliono capirlo. E per almeno tre motivi. Il primo è che il mondo è infinitamente più grande e globale rispetto a quello che conosceva Proust, e addirittura a quello di Tolstoj. Il secondo motivo è che le forme di scrittura sono moltissime. Il romanzo non è più un continente da visitare. Ma è un una grande isola circondata da atolli: e gli atolli sono i social network, e tutte le scritture che conosciamo e che corrono per il mondo. Il terzo motivo è linguistico. Le lingue stanno uniformandosi perché si uniformano i pensieri. E dunque i libri sono sempre più simili tra loro, e spesso lontani per noi.

Roberto Cotroneo
(frammento di un post del 12 maggio 2012 sul suo blog Troppe cravatte sbagliate)

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