...la narrativa non è più
sola, come un tempo, a presidiare i cancelli del mondo per spiegarlo, per
renderlo leggibile, in una visione d’insieme a tutti quelli che vogliono
capirlo. E per almeno tre motivi. Il primo è che il mondo è infinitamente più
grande e globale rispetto a quello che conosceva Proust, e addirittura a quello
di Tolstoj. Il secondo motivo è che le forme di scrittura sono moltissime. Il
romanzo non è più un continente da visitare. Ma è un una grande isola
circondata da atolli: e gli atolli sono i social network, e tutte le scritture
che conosciamo e che corrono per il mondo. Il terzo motivo è linguistico. Le
lingue stanno uniformandosi perché si uniformano i pensieri. E dunque i libri
sono sempre più simili tra loro, e spesso lontani per noi.
Roberto Cotroneo
(frammento di un post del 12 maggio 2012 sul suo blog Troppe cravatte sbagliate)
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