sabato 7 agosto 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/517. Non sempre è necessario mordere il frutto per conoscere ciò che ignoriamo

 



Non è mai scontato che un fiore diventi frutto, certo il fiore è la premessa imprescindibile, ma solo certi fiori diventano frutti, gli altri fiori appassiscono e basta. L’ho imparato osservando il melograno, dove il fiore rosso e così bello, già bastava a se stesso. E invece bisognava aspettare che il frutto esplodesse dopo la morte del fiore, quando i petali erano già caduti, e la stagione fredda iniziava ad avanzare. Me l’hanno insegnato anche mandorli, peschi e ciliegi. Nuvole di petali in primavera e poi frutti deliziosi in estate. Mi chiedevo, da bambina, perché fiori belli come la rosa e l’oleandro non dessero frutti, ma ho poi capito che, a volte, la bellezza basta a se stessa e non deve dare frutti per rendere gradevole la nostra vita. È un vizio di noi umani dare valore alle cose in funzione del piacere che ne riceviamo, continuiamo a credere che il Paradiso Terrestre sia stato creato per noi e non con noi.

 

 

La prima donna non era paziente

 

Guardo il fiore del ciliegio

e mi chiedo se continuare

a guardarlo e basta, oppure

raccoglierlo e rinchiuderlo in

un libro, o esercitare la sovrana

pazienza e l’attesa, per avere

un frutto tondo, perfetto

e delizioso. Non so mai

cosa mi dirà il cuore quando

guardo il ciliegio o il melograno,

ma so che ho imparato

l’attesa e anche che non

sempre è necessario mangiare

il frutto per conoscere

ciò che non sappiamo.

 

 

Sono belle queste giornate estive passate in veranda a scrivere, con il giardino davanti e la casa dietro, con il rumore del mare e del vento che soffia in lontananza. Le cicale hanno cantato tutto il giorno e ora so che presto saranno i grilli ad accompagnare la notte. È dolce l’estate, e basta a se stessa, non ha nostalgie, non conosce rimpianti, vive nell’istante e si nutre di ciliegie, cocomeri e poesia.

Oggi è sabato 7 agosto del secondo anno senza Carnevale e questa Cronaca 517 è rossa proprio come anguria, melograni e ciliegie.

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