sabato 31 gennaio 2015

Giungere a un silenzio senza parole

Tu e io
nell'uso quotidiano
come persone al servizio della parola
che per dimenticanza giungono
a un silenzio senza parole
come una mano che tentoni, malsicura,
rovescia una sedia al buio, un vaso, un posacenere.

Tu e io
come non fosse stupendo
come non fosse stata un'ora soltanto
che più di un'ora non durerà
come non fosse un miracolo festoso
che il tuo giorno sia stato anche il mio
e che poi totalmente resti.

Natan Zach
Sento cadere qualcosa 
Poesie scelte 1960-2008
a cura di Ariel Rathaus
Eianudi 2009


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