giovedì 9 agosto 2012

Scrivi la frase più vera che conosci

Era meraviglioso scendere le lunghe rampe di scale sapendo che mi era andata bene col lavoro. Lavoravo sempre finché non avevo concluso qualcosa e smettevo sempre quando sapevo quel che sarebbe successo dopo. Così ero sicuro che il giorno successivo sarei andato avanti. Ma qualche volta quando stavo cominciando un nuovo racconto e non riuscivo a farlo partire, mi sedevo davanti al fuoco e strizzavo le bucce delle piccole arance sul bordo della fiamma e guardavo lo scoppiettio di scintille blu che producevano. Restavo a guardare fuori sui tetti di Parigi e a pensare : “Non preoccuparti. Hai sempre scritto prima e scriverai adesso. Non devi far altro che scrivere una sola frase vera. Scrivi la frase più vera che conosci”. Così alla fine scrivevo una frase vera, e poi da lì andavo avanti. E allora era facile perché c’era sempre una frase vera che conoscevi e che avevi visto o che avevi sentito dire da qualcuno. Se cominciavo a scrivere in modo complicato, o come qualcuno che introduceva o presentava qualcosa, scoprivo che potevo benissimo tagliare tutti i fronzoli e gli arzigogoli e buttarli via per cominciare con la prima frase vera ed esauriente che avevo scritto. Lassù in quella stanza decisi che avrei scritto una storia su ogni cosa che conoscevo. Cercavo di farlo per tutto il tempo in cui scrivevo ed era una buona e severa disciplina.
Fu in quella stanza che imparai a non pensare a niente di quel che stavo scrivendo dal momento in cui smettevo di scrivere fino a che ricominciavo il giorno dopo. In quel modo il mio subconscio avrebbe continuato a lavorarci su e intanto io avrei potuto ascoltare la gente e osservare tutto, speravo; e imparare, speravo; e leggevo in modo da non pensare al mio lavoro e rendermi incapace di farlo. Scendere le scale quando avevo lavorato bene, cosa che richiedeva fortuna e impegno, era una sensazione meravigliosa e a quel punto mi sentivo libero di andare a spasso per Parigi.

Ernest Hemingway
Festa mobile
Traduzione di Luigi Lunari
Edizione restaurata
Oscar Mondadori giugno 2011

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