mercoledì 1 agosto 2012

I libri, le stanze

Quand'ero piccola, avevamo un amico di famiglia con la casa piena di libri. Erano così tanti che il suo letto sembrava costretto in un angolo. Tappezzavano tutte le pareti, dal pavimento fino al soffitto, e altri ancora erano sdraiati in orizzontale su quelli stipati negli scaffali. I loro dorsi erano pennellate di ocra e di arancione tenue, lilla, rosso, nero. C'erano persino grosse pile che si ergevano come ciminiere in mezzo alla stanza.
La mia, di stanza, ha le pareti in pietra e il pavimento di legno, porte finestre che si aprono sui rami alti di un acero giapponese, spoglio d'inverno, una massa verde d'estate. Gli uccelli appollaiati lì sopra piegano la testa per sbirciare nella strana caverna dove dormo e lavoro. Poche strade più in là, oltre la ferrovia, c'è una lunga striscia di spiaggia. Nelle notti fredde, quando le onde si alzano, rimango sveglia nel mio letto e ascolto l'oceano. Non ho molti mobili: un letto, un armadio, un lungo tavolo bianco e librerie con una mutevole popolazione di dorsi, perché non sono una collezionista, mi piace passarli agli altri, i libri.


Brenda Walker
Come i libri mi hanno salvato la vita
Storia di una guarigione
traduzione di Maria Eugenia Morin
Cairo Editore 2011

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