domenica 19 agosto 2012

Il mare a Milano


Quando attraverso il cortile, il mare lambisce le pietre squadrate, le piccole onde riverberano il sole e mi costringono a socchiudere gli occhi. Il profumo dell’oleandro rosa strappa la tela del tempo e sono sulla soglia della casa abbandonata. Le cicale friniscono e cantano al cielo la profondità della stagione che tutto divora. Un sentore di legno bruciato invade l’aria del mezzogiorno. È ancora estate, la città risplende nel silenzio delle cose. È ancora agosto, i campi riposano prima dell’aratura, è il tempo sospeso che non cerca risposte, che non vuole domande. Il mare si ritira al mio passaggio, è solo un cortile solitario, che si erge al centro della stagione matura. È solo Milano, è solo estate in un giorno d’agosto.

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