giovedì 18 marzo 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/375. Il tempo è un bambino azzurro che gioca in riva al mare

 


 

Dopo una mattina iniziata nella gloria della primavera, questo giorno è virato sull’inverno e poco c’è stato da fare, se non stringersi tra le braccia e ritornare a casa. La grande città del Nord e silenziosa a intermittenza, è tutta nel tempo dei ritagli tra una preoccupazione e l’altra. Però non posso interrompere il mio compito di raccoglitrice. Continuo a tessere il tempo, le voci, le storie e dal passato mi arrivano voci che non ho dimenticato, ma che non potrò mai più udire.

 

L’acqua scivola nello stesso modo

 

È cieco il mondo senza il tuo

sguardo, come potremo dire

le sfumature dell’alba se tu per

primo non le avrai viste? Per

questo sfogliamo il grande libro

delle foglie, chini a cercare quali

siano cadute dal tuo albero e

quali tu abbia raccolto dai nostri

pensieri. Come trovare la differenza

se l’acqua scivola nello stesso modo?

Risponde la nuvola che ha visto

accadere la pioggia e il sereno:

cerca negli occhi, non dimenticare. 

 

Anche oggi ho vissuto una vita moltiplicata grazie a sogni non solo miei, motivo per cui ringrazio ancora Ivan C., Susanna F. e tutte e tutti coloro che hanno condiviso i sogni e il mondo dei sogni cui abbiamo accesso grazie alle parole e alle immagini.

Non so da dove arrivino e non so dove vadano i sogni, ma queste sono le prime parole che sono scaturite:

 

Il ritorno della casa

 

Il tempo è un bambino

azzurro che gioca in riva

al mare. Lo guardo e vedo,

e so che sono sempre

rimasta a giocare con

lui. Oggi è la casa che è

tornata da me.

 

Ora tutti i sogni sono diventati un unico sogno e da una riva all’altra di tutti i mari, noi ci guardiamo e ci riconosciamo.

 

Le statue si svegliano dal sonno millenario

 

Giro intorno all’antica

chiesa, giro e non trovo

la porta che mi hai

indicato. Giro ancora e

mi avvicino, il vecchio

guarda senza parlare e

fa cenno con la testa,

appare così la terza porta,

quella a sinistra, celata

dai rami fioriti, ora possiamo

entrare e i passi risuonano

sulle pietre antiche e le statue

si svegliano dal sonno millenario.

Ecco siamo arrivate, il pane è

sull’altare.

 

Lascio sospese queste tre nuove poesie alla Cronaca 375 del secondo anno senza Carnevale e alla luce del giorno che se n’è andato, un giorno che è stato giovedì 18 marzo 2021.

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