giovedì 11 marzo 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/368: i sogni restano sulle mani come polvere di farfalla

 


Attraversiamo come si attraversa un sogno, raccogliamo negli occhi frammenti di luce, i petali nuovi della magnolia, i germogli del gelsomino. Neanche una goccia di pioggia ha attraversato questo cielo, sarà un sogno di aria fine e molto silenzio. Qualcuno tornerà dove era nato cercando quella via, la stessa piazza, ma solo per cercare se stesso bambino. Qualcuno avrà perso il mare e qualcuno lo avrà trovato spostato un po’ più in là. Qualcuno avrà comprato un pane tondo e nuove speranze.

Ma il sogno non è scontato se la luce non attraverserà l’aria impregnata da quelle minuscole goccioline che avvolgono gli sguardi e rendono onirico questo paesaggio.

Non sempre sappiamo imboccare la strada di casa, a volte è meglio non farlo e lasciarsi portare dal caso come il vento fa con le foglie per sfiorare l’acqua o il volto di un passante.

Il caos che è la vita diventa così un racconto quando lasciamo all’occhio e all’orecchio il compito di strappare all’oblio e al silenzio, quanto sta accadendo intorno e dentro di noi.

Avremo una buona storia per ogni incontro e per ogni giorno, una storia che ne chiama altre, una storia che ritorna al sogno che l’ha generata e si accuccia, questa storia-lupo, ai piedi del sogno-narratore e aspetta il conforto di una carezza, la pienezza del fuoco e la notte dolce come il più morbido dei mantelli.

 

Dove il tuo sguardo sta arrivando

 

Tiro un filo e tiro il sogno,

tiro l’altro filo ed è la memoria,

tiro il giorno e tesso la luce,

quante mani stanno lavorando

con me sullo stesso telaio?

Non rispondono i giorni e neanche

le ore. Restano in attesa

le mani dei tuoi racconti e forse

di quei passi che ancora non hai

inciso nella pietra del tempo.

Così non so mai dove il sogno

è caduto, dove la pioggia è

risorta, dove il tuo sguardo

ha cercato questo nuovo silenzio.

 

Ho ascoltato sogni oggi, ho ascoltato storie di vite che non sono la mia. E ho scoperto che i sogni restano sulle mani, come polvere di farfalla.

Per questi sogni e per questo storie devo ringraziare Susanna F. e Ivan C. che tengono, anche se ancora non lo sanno, i due capi di questa Cronaca 368, di oggi giovedì 11 marzo del secondo anno senza Carnevale, un giorno che è una Cronaca e una poesia inedita, Dove il tuo sguardo sta arrivando, scritta stasera.

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