venerdì 7 febbraio 2014

Il potere dell'immaginazione e il potere della memoria

L'immaginazione, diceva Malebranche, è la pazza di casa. 
Certo non è la smemorata di Collegno, visto che l' immaginazione è essenzialmente una modificazione della memoria, come diceva Vico («memoria dilatata e composta») e come ribadisce con ricchezza di argomentazioni e documentazioni Alberto Oliverio nel suo recentissimo Immaginazione e memoria (Mondadori Università). 
Nemmeno a Kant è riuscito di chiarire che cosa potrebbe essere una immaginazione totalmente produttiva, senza ritenzione e ripetizione. 
L'immaginazione pesca nel mondo, combina, e solo attraverso queste combinazioni crea. Alla creatività dell'immaginazione si presta benissimo il detto di Pascal posto in esergo (e in difesa) delle sue Pensées: «Non si dica che non ho detto niente di nuovo: nuova è la disposizione delle materie». 
Al tempo stesso, però, è proprio questa vicinanza con la memoria ciò che rende davvero enormi i poteri dell' immaginazione. 

incipit dell'articolo di Maurizio Ferraris 
Repubblica del 24 luglio 2013

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