martedì 19 giugno 2012

Quando le cose erano intere

- Una nuova lingua?
- Sí. Una lingua che finalmente dica quello che dobbiamo dire. Perché le nostre parole non corrispondono più al mondo. Quando le cose erano intere, credevamo che le nostre parole le sapessero esprimere. Poi a mano a mano quelle cose si sono spezzate, sono andate in schegge franando nel caos. Ma le nostre parole sono rimaste le medesime. Non si sono adattate alla nuova realtà. Pertanto, ogni volta che tentiamo di parlare di ciò che vediamo, parliamo falsamente, distorcendo l’oggetto che vorremo rappresentare. Tutto si fa disordine. Ma le parole, come anche lei comprende, hanno la capacità di cambiare. Il problema è come dimostrarlo. Ecco perché io ora lavoro con i più semplici mezzi possibili… talmente semplici che anche un bambino può capire quel che dico. 

Paul Auster 
Trilogia di New York 
Città di vetro 
Einaudi 1996 
traduzione di Massimo Bocchiola

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