- Una nuova lingua?
- Sí. Una lingua che
finalmente dica quello che dobbiamo dire. Perché le nostre parole non
corrispondono più al mondo. Quando le cose erano intere, credevamo che le
nostre parole le sapessero esprimere. Poi a mano a mano quelle cose si sono
spezzate, sono andate in schegge franando nel caos. Ma le nostre parole sono
rimaste le medesime. Non si sono adattate alla nuova realtà. Pertanto, ogni
volta che tentiamo di parlare di ciò che vediamo, parliamo falsamente,
distorcendo l’oggetto che vorremo rappresentare. Tutto si fa disordine. Ma le
parole, come anche lei comprende, hanno la capacità di cambiare. Il problema è
come dimostrarlo. Ecco perché io ora lavoro con i più semplici mezzi possibili…
talmente semplici che anche un bambino può capire quel che dico.
Paul Auster
Trilogia di New York
Città di vetro
Einaudi 1996
traduzione di Massimo Bocchiola
Trilogia di New York
Città di vetro
Einaudi 1996
traduzione di Massimo Bocchiola
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