domenica 24 giugno 2012

Le biblioteche sono fabbriche di sogni erotici


Era cominciato tutto in biblioteca, con Kant. Le biblioteche sono fabbriche di sogni erotici. Li stimola il languore del corpo, che deve trovare una posizione comoda – gambe accavallate, gomito a cui appoggiarsi, schiena allungata – ma non deve andare da nessuna parte. Li stimola anche la lettura e il fatto di alzare lo sguardo da quello che si sta leggendo: la mente lascia il libro e vaga verso un polso o una coscia, reali o immaginari. Li stimola anche l’oscurità degli scaffali, perché dà l’idea di nascondere qualcosa. Li stimola l’odore della carta e delle rilegature, e probabilmente anche quello di colla vecchia. Kant non era difficile: La critica della ragion pratica era molto più della Ragion pura, ma avevo vent’anni, e la Pratica era già abbastanza difficile, e lui si era proteso verso di me per vedere cosa stavo leggendo…

Siri Hustvedt
L'estate senza uomini
traduzione di Gioia Guerzoni
Einaudi 2012

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