venerdì 23 aprile 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/411. Ogni cielo ha le sue rondini e i suoi pensieri

 


 

Oggi ho valicato i confini delle mie strade, è stato come esplorare una città sconosciuta. Quartieri residenziali silenziosi e composti, vecchi viali affollati di auto e affiancati dalle vetrine cieche dei negozi chiusi. Poca gente in giro, un gruppetto di ragazzi senegalesi fuori da un bar, un cliente in un barbiere, una salumeria vecchio stile ricolma di cibi allettanti e profumati. Questa zona rossa e poi arancione, non ha mai avuto niente a che fare con il primo lockdown dell’anno passato. Aprile del primo anno senza Carnevale è stato il mese più silenzioso della mia vita, sinora, un mese strano, particolare, ma spumeggiante di bellezza, le città vuote, il silenzio, lo stringersi degli affetti, la musica sui balconi insieme al dolore per i morti e gli ammalati, alla preoccupazione per il futuro, agli interrogativi che non hanno trovato risposta né allora, né ora. Così ho continuato a gironzolare per la città, a riscoprire le sue bellezze nascoste, a desiderare di ricominciare ad andare in biblioteca, al cinema, al ristorante. Cosa accadrà dalla prossima settimana? L’aumento costante dei vaccinati e del numero di immuni ci riporterà a una qualche specie di antica normalità? Saranno i nuovi ruggenti anni Venti del Ventunesimo secolo o dovremo rassegnarci a convivere con questo virus come se fosse un raffreddore o un’influenza stagionale? L’unica certezza che abbiamo è l’imprevedibilità di questo virus che continua a mutare, insieme all’evidenza degli smisurati interessi economici che ruotano intorno alla produzione e distribuzione dei vaccini.

Ma sono tornate le rondini, l’aria è piacevole, c’è il sole, mi tengo nel tempo presente e non rimugino né sul passato né sul futuro, forse questo è davvero un giorno che basta a se stesso.

 

 

Come ascoltare la voce della primavera

 

Scegli il tuo luogo preferito e

nel luogo preferito trova

una posizione comoda, chiudi

gli occhi, respira e un vasto

cielo ti si aprirà nel petto.

Lì le tue rondini scenderanno

in picchiata a sfiorare le cime

di tetti e alberi, due rifugi

altrettanto sicuri, un nido

per i pensieri e uno per

i desideri. È primavera,

vestita di verde e di questo

silenzio che tutto accompagna

e acquieta.

 

 

Ora che sono tornata nel mio giardino, ascolto la primavera e ascolto le rondini che affollano questa Cronaca 411 di venerdì 23 aprile del secondo anno senza Carnevale.

 

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