Sporca pioggia sul fuoco dei
boschi,
neve in tempesta al di sopra
delle nebbie.
Ma oggi qualcosa si sveglia, proprio
quando
si presumeva di attendere,
rischiando di invecchiare:
legni bagnati, fumo, sonnolenze
rassegnate. E non c’era orizzonte,
né gioia: le cose meste
mestamente accadevano, rospi
cucinati in mille salse. Senza
scopo, ora,
né rotta, qualcosa si sveglia,
si annuncia,
che ancora c’è. E ciascuno esce
da molte solitudini, timidamente parla
con gli altri. Un attimo prima
della morsa,
della stretta: sono ancora lì le
tenaglie, schierati
gli armigeri. Ma qualcosa si
sveglia,
non una forza eppure già energia.
Qualcosa pulsa
da un folto di radici. Inverno,
vieni,
noi siamo quasi pronti. Umili e
pronti. Disarmati.
Fabio Pusterla
Folla sommersa
Marcos y Marcos 2004
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